Giovanni de' Medici(Forlì, 6 aprile 1498 – Mantova, 30 novembre 1526)
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dipinto da Sebastiano del Piombo
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Cronaca dell'epica battaglia
Durante l'intera giornata del 5 maggio 1527
i Lanzichenecchi dispiegano le truppe su Monte Mario.
La mattina del 6 maggio sfondano nel settore di Largo Cavalleggeri con Corrado di Bemelberg, spagnoli e italiani sfondano nella zona di Porta Santo Spirito: insieme invadono ROMA.
Filiberto di Chalons, comandante della cavalleria tedesca sostituisce Carlo III Duca di Borbone ucciso da un colpo di archibugio.
I Lanzichenecchi si dispongono sulla difensiva a Campo dei Fiori, gli spagnoli a Piazza Navona, solo Trastevere viene messo a ferro e fuoco, tutti sono estremamente motivati a combattere:
NON vogliono pagare la decima, l'odiata tassa.
All'alba del 7 maggio parte l'attacco, le guardie svizzere comandate da Kaspar Roist vengono massacrate, il Papa si salva fuggendo attraverso "il passetto", un corridoio che collega San Pietro a Castel Sant'Angelo.
Nel pomeriggio dell'8 maggio il Cardinale Pompeo Colonna entra trionfalmente con le sue truppe in città.
La battaglia durerà sino al 5 giugno 1527, quando il Papa si deciderà a firmare la resa pagando 400.000 ducati. Saranno i lanzichenecchi ad impedire gli eccessi stragisti bloccando spagnoli e italiani.
Proseguono tuttavia le stragi e scoppia l'epidemia di PESTE sino a quando le trattative tra Carlo V e il Papa porteranno all'armistizio togliendo l'assedio a Roma durato 10 mesi.
i Lanzichenecchi dispiegano le truppe su Monte Mario.
La mattina del 6 maggio sfondano nel settore di Largo Cavalleggeri con Corrado di Bemelberg, spagnoli e italiani sfondano nella zona di Porta Santo Spirito: insieme invadono ROMA.
Filiberto di Chalons, comandante della cavalleria tedesca sostituisce Carlo III Duca di Borbone ucciso da un colpo di archibugio.
I Lanzichenecchi si dispongono sulla difensiva a Campo dei Fiori, gli spagnoli a Piazza Navona, solo Trastevere viene messo a ferro e fuoco, tutti sono estremamente motivati a combattere:
NON vogliono pagare la decima, l'odiata tassa.
All'alba del 7 maggio parte l'attacco, le guardie svizzere comandate da Kaspar Roist vengono massacrate, il Papa si salva fuggendo attraverso "il passetto", un corridoio che collega San Pietro a Castel Sant'Angelo.
Nel pomeriggio dell'8 maggio il Cardinale Pompeo Colonna entra trionfalmente con le sue truppe in città.
La battaglia durerà sino al 5 giugno 1527, quando il Papa si deciderà a firmare la resa pagando 400.000 ducati. Saranno i lanzichenecchi ad impedire gli eccessi stragisti bloccando spagnoli e italiani.
Proseguono tuttavia le stragi e scoppia l'epidemia di PESTE sino a quando le trattative tra Carlo V e il Papa porteranno all'armistizio togliendo l'assedio a Roma durato 10 mesi.
I Personaggi
Giorgio Frundsberg, comanda l'armata dei Lanzichenecchi formata da 36 "bandiere".
Partono da Trento il 12 novembre 1526, il 25 novembre annienta Giovanni dalle Bande Nere.
Il 30 gennaio si unisce alle truppe imperiali di Carlo III di Borbone a Bologna. Il "padre" dei luterani appassionati viene colpito da ICTUS il 13 marzo 1527 a Modena. Trasportato a Ferrara viene curato con bagni d'olio dentro i quali è stata bollita una volpe. NON si riprenderà mai più, morirà nel castello di Mindelheim ad agosto 1528.
Ludovico Lodron diventa vicecomandante del consiglio di guerra a luglio 1526. Suo cognato era Giorgio Frundsberg(sposò la sorella Anna nel 1511).
Diventa comandante dei Lanzichenecchi a marzo 1527, nel precedente mese di dicembre il fratello Antonio viene assassinato in Romagna.
La capitolazione della città sottoscritta il 5 giugno 1527 tra Filiberto di Chalons e il papa Clemente VII reca la firma oltre ai 13 cardinali anche quella di Ludovico Lodron.
Partono da Trento il 12 novembre 1526, il 25 novembre annienta Giovanni dalle Bande Nere.
Il 30 gennaio si unisce alle truppe imperiali di Carlo III di Borbone a Bologna. Il "padre" dei luterani appassionati viene colpito da ICTUS il 13 marzo 1527 a Modena. Trasportato a Ferrara viene curato con bagni d'olio dentro i quali è stata bollita una volpe. NON si riprenderà mai più, morirà nel castello di Mindelheim ad agosto 1528.
Ludovico Lodron diventa vicecomandante del consiglio di guerra a luglio 1526. Suo cognato era Giorgio Frundsberg(sposò la sorella Anna nel 1511).
Diventa comandante dei Lanzichenecchi a marzo 1527, nel precedente mese di dicembre il fratello Antonio viene assassinato in Romagna.
La capitolazione della città sottoscritta il 5 giugno 1527 tra Filiberto di Chalons e il papa Clemente VII reca la firma oltre ai 13 cardinali anche quella di Ludovico Lodron.
Il palazzo di Isabella d'Este fù l'unico a non essere saccheggiato dai Luterani appassionati, Ferrante Gonzaga era suo figlio.
Anche il palazzo di Pier Luigi Farnese rimase integro, vi si accampò con le sue truppe. Suo padre diventerà Papa Paolo III), quello che scomunicò Enrico VIII.
Alfonso I Duca d'Este era il marito di Lucrezia Borgia, protettore di Ludovico Ariosto.
Grande finanziatore dei Lanzichenecchi,
a loro cedette QUATTRO falconetti(cannoncini).
Giovanni delle Bande Nere(Giovanni de' Medici) era parente dei Papi Leone X(Giovanni de' Medici) e Clemente VII(Giulio de' Medici).
Morì il 30 novembre 1526 dopo che un colpo di falconetto sparato dai Lanzichenecchi gli fracassò una gamba.
Lanzichenecchi, truppe bavaresi e tirolesi, i 12.000 che misero a ferro e fuoco Roma-Babilonia erano luterani appassionati.
Papa Clemente VII
dipinto da Sebastiano del Piombo
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